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RICERCA per INDICE Hdi
Daniele 
   Checchi e
Tullio 
    Jappelli
16.12.2008
 
La valutazione della ricerca avrà sempre più risvolti concreti, perché una parte delle risorse pubbliche sarà attribuita sulla base dei 
 risultati conseguiti da ciascun ateneo. Tutti gli indici bibliometrici hanno ovviamente il limite di esprimere in modo estremamente sintetico 
        l'attività di un ricercatore. Tuttavia, si può provare a utilizzare 
        l'indice h fondato sull'impatto dei risultati conseguiti dai docenti di 
        una università o facoltà. Ecco la classifica per atenei e settori 
        disciplinari, se si considerano le pubblicazioni dei professori ordinari 
        di Economia. 
   
 La valutazione della ricerca sarà sempre più 
              spesso un tema di dibattito con risvolti concreti, perché una 
              parte delle risorse pubbliche per l’università sarà attribuita 
              sulla base dei risultati conseguiti da ciascun ateneo. Intendiamo 
              contribuire al dibattito presentando nuovi dati sull’attività di 
              ricerca nell’area economica, simili a quelli già 
              disponibili in altri settori. (1)
 L’indicatore che consideriamo è fondato sull’impatto dei risultati 
              della ricerca dei docenti di uno specifico ateneo o facoltà. 
              L’esercizio è limitato agli economisti, e in particolare ai
              696 ordinari delle discipline economiche 
              (Economia politica, Politica economica, Scienza delle finanze, 
              Storia del pensiero economico, Econometria, Economia applicata). 
              In futuro potrà essere interessante estendere il confronto agli 
              associati e ai ricercatori. Tra i vari possibili indicatori 
              bibliometrici della ricerca, abbiamo scelto di utilizzare il 
              cosiddetto “indice h”, una misura di impatto del lavoro 
              scientifico proposta nel 2005 dal fisico Jorge Hirsch.
 
 
 
 
DEFINIZIONE E LIMITI 
 L’indice è definito in questo modo: “Un ricercatore con un indice pari a h ha pubblicato h lavori ricevendo 
              almeno h citazioni ciascuno”. Per calcolare h si 
              considerano tutte le pubblicazioni di un autore e le si ordinano 
              sulla base delle citazioni ricevute. L’indice h è il 
              numero d’ordine del lavoro (primo, secondo, terzo, e così via) 
              pari al numero delle citazioni ottenute da quel 
              lavoro. Ad esempio, supponiamo che un autore abbia scritto 10 
              lavori, il primo dei quali è stato citato 12 volte, il secondo 8 
              volte, il terzo 3 volte e i rimanenti non hanno ricevuto nessuna 
              citazione. L’indice è pari a 3, cioè 3 lavori sono stati citati 
              almeno 3 volte.
 L’indice tiene conto sia della quantità della 
              produzione scientifica (il numero di lavori), sia della 
              notorietà (l’impatto che i lavori hanno avuto nella 
              comunità scientifica). Un ricercatore non può avere un h 
              elevato senza aver scritto molti lavori. Tuttavia ciò non è 
              sufficiente, perché chi ha pubblicato molto, ma scritto articoli 
              poco citati ha un valore di h relativamente basso. 
              L’indice h è perciò più completo di indicatori basati 
              solo sul numero complessivo di lavori, oppure sul numero 
              complessivo di citazioni.
 Come tutti gli indicatori bibliometrici, l’indice di Hirsch ha dei
              limiti, perché esprime in modo estremamente 
              sintetico l’attività di un ricercatore. È affidabile solo se 
              confronta ricercatori che lavorano nello stesso campo, perché la 
              produzione scientifica, il numero di coautori, l’abitudine e le 
              modalità delle citazioni variano molto da un settore disciplinare 
              a un altro. In fisica, un ricercatore che è moderatamente 
              produttivo possiede un h pari al numero di anni di 
              lavoro; scienziati che operano nel campo medico o biologico 
              tendono ad avere valori di h più elevati, anche perché 
              tendono a pubblicare in collaborazione; nelle scienze sociali i 
              valori di h sono in genere molto più bassi. Spesso, 
              scienziati con una breve carriera alle spalle sono fortemente 
              penalizzati, perché non hanno ancora avuto il tempo di produrre 
              molti lavori, o perché le citazioni di un lavoro si accumulano 
              solo gradualmente nel tempo. L’indice inoltre non tiene conto del 
              fatto che uno scienziato potrebbe essere molto influente anche se 
              ha prodotto solo pochi lavori molto citati. Infine, l’indice 
              considera anche le autocitazioni e i casi in cui il lavoro è 
              citato in senso negativo. Altri indicatori, quali quelli 
              desumibili da Isi, escludono le autocitazioni, ma non includono i 
              libri, che invece sono conteggiati nell’indice h quando 
              si tratta di opere disponibili anche in formato elettronico.
 L’indice h si può calcolare facilmente 
              sulla base di database e software disponibili su internet. Per 
              quanto riguarda gli economisti, il sito
              https://ideas.repec.org/i/eall.htmlcalcola 
              l’indice solo per  chi si è registrato al sito e non comprende 
              libri e atti di congressi. Invece il programma “Publish or Perish”, 
              che si può scaricare gratuitamente dal sito
              https://www.harzing.com/resources.htm#/pop.htm,calcola h 
              e altri indicatori bibliometrici sulla base delle informazioni 
              contenute in Google Scholar.
 La qualità di h dipende dalla qualità 
              delle banche dati su cui è costruito. Tra tutte, ci è sembrato che 
              Google Scholar sia da preferire: l’altra fonte possibile di dati 
              bibliometrici, il Social Science Citation Index, disponibile nella 
              banca dati Thomson Isi Web of Knowledge, si limita a considerare 
              citazioni di lavori pubblicati su riviste, mentre Google Scholar 
              comprende anche atti di congressi e moltissime riviste non di 
              lingua inglese. Gli errori di misura nel calcolo 
              di h sono inevitabili. oltre al fatto che alcuni libri o 
              riviste minori non sono inclusi nella banca dati di Google Scholar,
              h può risentire delle omonimie e del fatto che la 
              citazione contiene un nome dell’autore non corretto. Per limitare 
              gli errori di misura si è scelto di riportare i dati soltanto in 
              forma aggregata (per settore, ateneo e facoltà) e comunque dopo 
              controlli per evitare il più possibile casi di omonimie e 
              citazioni di articoli di discipline diverse dall’economia. Per 
              circoscrivere i casi delle omonimie si è deciso inoltre di 
              uniformare la ricerca prendendo in considerazione solo lavori citati nei settori di “Business, Administration, Finance and 
 Economics” e “Social Sciences, Arts, Humanities”. L’indice 
 calcolato in questo modo sottostima h per gli autori i 
 cui lavori sono stati citati in altri settori disciplinari.
 
 I RISULTATI La tabella 1 riporta la distribuzione dell’indice h 
              limitatamente ai professori ordinari per i sei settori delle 
              discipline economiche, includendo anche i docenti in aspettativa. 
              La media generale è 5,3. Ciò significa che, in 
              media, ciascun docente ha pubblicato cinque lavori che sono stati 
              citati almeno cinque volte. La distribuzione è 
              fortemente asimmetrica, con oltre il 40 per cento dei docenti con 
              valori di h compresi tra 0 e 2, e solo il 5 per cento con 
              valori superiori a 16. I docenti dei raggruppamenti di Economia 
              politica e di Econometria tendono ad avere valori di h 
              leggermente superiori alla media. Dati non riportati in tabella 
              indicano anche che il numero di anni di carriera scientifica, 
              misurata a partire dall’anno della prima pubblicazione che appare 
              in Google Scholar, ha un effetto positivo, anche se molto piccolo, 
              su h: in media, h tende a essere di 1 punto più 
              elevato per ogni otto anni di attività scientifica. Si riscontra 
              anche una relazione piccola ma positiva tra i valori individuali 
              di h e la numerosità dei docenti dell’ateneo di 
              appartenenza, segnalando la presenza di qualche economia di scala 
              nella ricerca.La classifica degli atenei è riportata nella 
              tabella 2. Per limitare gli errori di misura abbiamo escluso gli 
              atenei con un numero di docenti ordinari inferiore a quattro. 
              Nella stessa tabella riportiamo anche il numero di docenti 
              ordinari di ciascun  ateneo, la mediana di h (il valore 
              riportato dal docente che si colloca esattamente a metà della 
              distribuzione di ciascun ateneo) e il coefficiente di variazione, 
              una misura sintetica dell’eterogeneità nel contributo alla ricerca 
              da parte dei singoli docenti dell’ateneo. I dati sono ordinati per 
              valori decrescenti della media, ma la graduatoria sarebbe diversa 
              se gli atenei venissero ordinati secondo i valori della mediana. 
              Infine, la tabella 3 riporta la graduatoria nazionale delle 
              facoltà, cioè i luoghi fisici di aggregazione degli studenti; 
              raggruppare i docenti per facoltà è utile soprattutto nei grandi 
              atenei, dove docenti e studenti sono distribuiti in molte facoltà 
              con pochi contatti tra loro. I dati sono disponibili anche per
              dipartimento, ma la banca dati sulle afferenze 
              dei docenti ai singoli dipartimenti non è sempre aggiornata. Solo 
              tre facoltà in Italia hanno un valore medio superiore a 10. A 
              titolo di confronto, i dipartimenti di economia dell’Istituto 
              Universitario Europeo e della John Hopkins University registrano 
              un valore medio di h pari a 17.
 I risultati delle graduatorie non sono confrontabili con 
              esperienze precedenti di ordinamenti delle facoltà e degli atenei. 
              In particolare, non sono confrontabili con le valutazioni del
              Civr, perché il settore considerato dal Civr (le 
              scienze economiche e statistiche) comprende non solo i docenti di 
              economia, ma anche quelli di statistica e delle discipline 
              aziendali. Inoltre il Civr ha valutato una quota molto piccola di 
              lavori scientifici (un lavoro pubblicato nel 2001-03 per ogni 
              quattro docenti, ma includendo anche associati e ricercatori), 
              quelli giudicati migliori dagli atenei. L’indice h che 
              abbiamo calcolato si riferisce invece a tutti i lavori censiti da 
              Google Scholar ed eseguiti da tutti gli ordinari di economia; i 
              lavori sono classificati esclusivamente sulla base del numero e 
              della frequenza delle citazioni e non, come nel Civr, sulla base 
              della “qualità, rilevanza e originalità” della ricerca. La 
              classifica non è nemmeno confrontabile con quella di 
              Censis-Repubblica, che prende in considerazione indicatori 
              relativi alla didattica e al finanziamento della ricerca, senza 
              considerare il numero e la diffusione delle pubblicazioni.
 (1) Vedi ad esempio nell’area sociologica M. 
              Diani, Indicatori bibliometrici e sociologia italiana, in corso di 
              pubblicazione in Quaderni di Sociologia.
 
 Tabella 1: Distribuzione dell’indice h tra 
              i settori delle scienze economiche 
| Indice h | Economia Politica P01
 | Politica Economica P02 | Scienza delle Finanze P03 | Storia del Pensiero Economico P04
 | Econometria P05
 | Economia Applicata P06 | Totale | Percentuale del totale | Percentuale cumulata |  
                  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  
                  | 0-2 | 101 | 66 | 56 | 11 | 7 | 38 | 279 | 40.09 | 40.09 |  
                  | 3-4 | 66 | 29 | 24 | 6 | 4 | 9 | 138 | 19.83 | 59.91 |  
                  | 5-6 | 56 | 19 | 11 | 2 | 5 | 5 | 98 | 14.08 | 73.99 |  
                  | 7-8 | 36 | 10 | 6 | 0 | 6 | 2 | 60 | 8.62 | 82.61 |  
                  | 9-10 | 21 | 8 | 3 | 0 | 0 | 3 | 35 | 5.03 | 87.64 |  
                  | 11-15 | 30 | 6 | 5 | 0 | 5 | 3 | 49 | 7.04 | 94.68 |  
                  | 16-20 | 9 | 2 | 0 | 0 | 3 | 0 | 14 | 2.01 | 96.70 |  
                  | 21-30 | 6 | 3 | 0 | 0 | 2 | 3 | 14 | 2.01 | 98.71 |  
                  | 31-40 | 5 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5 | 0.72 | 99.43 |  
                  | 41-50 | 2 | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 4 | 0.57 | 100.00 |  
                  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  
                  | Totale | 332 | 145 | 105 | 19 | 32 | 63 | 696 |  |  |  
                  | Media di h
 | 6.3 | 4.8 | 3.2 | 1.9 | 7.9 | 4.1 | 5.3 |  |  |    Tabella 2: Distribuzione dell’indice h per  
              ateneo 
|  | Ateneo | Media | Mediana | Coefficiente di variazione | Numero di docenti ordinari |  
                    | 1. | S. ANNA di PISA | 16.0 | 9 | 1.2 | 5 |  
                    | 2. | Bocconi MILANO | 15.4 | 13 | 0.9 | 23 |  
                    | 3. | BRESCIA | 8.8 | 6.5 | 0.8 | 10 |  
                    | 4. | TORINO | 7.6 | 7 | 0.9 | 35 |  
                    | 5. | Politecnico di MILANO | 7.5 | 5.5 | 1.0 | 8 |  
                    | 6. | SIENA | 7.3 | 4 | 1.3 | 23 |  
                    | 7. | Tor Vergata ROMA | 7.2 | 6 | 0.8 | 30 |  
                    | 8. | Ca Foscari di VENEZIA | 7 | 6 | 1.0 | 13 |  
                    | 9. | BOLOGNA | 6.8 | 6 | 0.7 | 46 |  
                    | 10. | Federico II di NAPOLI | 6.7 | 3.5 | 1.5 | 22 |  
                    | 11. | PADOVA | 6.3 | 3 | 1.0 | 14 |  
                    | 12. | LUISS - ROMA | 6.2 | 4.5 | 0.9 | 14 |  
                    | 13. | CAGLIARI | 6 | 2 | 1.0 | 8 |  
                    | 14. | TRENTO | 5.8 | 5 | 0.7 | 16 |  
                    | 15. | Carlo BO | 5.5 | 3 | 1.2 | 6 |  
                    | 16. | MILANO | 5.3 | 3.5 | 1.1 | 18 |  
                    | 17. | FIRENZE | 5.3 | 3 | 1.2 | 18 |  
                    | 18. | INSUBRIA | 5.2 | 7 | 0.7 | 5 |  
                    | 19. | FERRARA | 4.6 | 4 | 0.8 | 5 |  
                    | 20. | UDINE | 4.5 | 4.5 | 0.7 | 4 |  
                    | 21. | PISA | 4.3 | 3 | 0.9 | 17 |  
                    | 22. | MODENA e REGGIO | 4.2 | 4 | 0.7 | 13 |  
                    | 23. | CASSINO | 4.2 | 3 | 0.7 | 5 |  
                    | 24. | PAVIA | 4.1 | 3.5 | 0.8 | 18 |  
                    | 25. | PIEMONTE ORIENTALE | 4.1 | 5 | 0.6 | 9 |  
                    | 26. | ROMA TRE | 4.0 | 2 | 1.6 | 21 |  
                    | 27. | Politecnica delle MARCHE | 4.0 | 2 | 0.8 | 13 |  
                    | 28. | BERGAMO | 4.0 | 3.5 | 1.0 | 8 |  
                    | 29. | Parthenope di NAPOLI | 4.0 | 4 | 0.3 | 7 |  
                    | 30. | Cattolica del Sacro Cuore | 3.8 | 2 | 1.1 | 34 |  
                    | 31. | BARI | 3.7 | 2 | 1.3 | 13 |  
                    | 32. | PALERMO | 3.5 | 3 | 1.2 | 8 |  
                    | 33. | VERONA | 3.2 | 3 | 0.7 | 9 |  
                    | 34. | della CALABRIA | 3.1 | 3 | 0.7 | 7 |  
                    | 35. | MILANO-BICOCCA | 3.1 | 2.5 | 0.8 | 10 |  
                    | 36. | La Sapienza | 3.0 | 3 | 0.9 | 62 |  
                    | 37. | PARMA | 3.0 | 2 | 1.3 | 15 |  
                    | 38. | SALERNO | 2.9 | 3 | 1.0 | 8 |  
                    | 39. | CATANIA | 2.8 | 2 | 1.5 | 12 |  
                    | 40. | MACERATA | 2.6 | 2 | 0.7 | 8 |  
                    | 41. | SALENTO | 2.6 | 3 | 0.2 | 5 |  
                    | 42. | CHIETI-PESCARA | 2.5 | 1 | 1.4 | 4 |  
                    | 43. | GENOVA | 2.5 | 2 | 0.5 | 8 |  
                    | 44. | PERUGIA | 2.4 | 1 | 1.0 | 5 |  
                    | 45. | MESSINA | 1.8 | 1.5 | 1.0 | 6 |  
                    | 46. | TRIESTE | 1.3 | .5 | 1.5 | 6 |    Tabella 3: Distribuzione dell’indice h per 
              facoltà e ateneo 
                
                  
                    |  | Facoltà | Ateneo | Media | Mediana | Coeff. di variazione | N. docenti ordinari |  
                    | 1. | Scienze Sociali | S. ANNA di PISA | 16.0 | 9 | 1.2 | 5 |  
                    | 2. | Economia | Bocconi MILANO | 15.4 | 13 | 0.9 | 23 |  
                    | 3. | Economia | PADOVA | 11.0 | 10 | 0.5 | 5 |  
                    | 4. | Scienze Politiche | TORINO | 9.1 | 8 | 0.9 | 16 |  
                    | 5. | Economia | BOLOGNA | 8.3 | 7 | 0.6 | 18 |  
                    | 6. | Economia | SIENA | 8.2 | 4.5 | 1.3 | 18 |  
                    | 7. | Scienze Politiche | CAGLIARI | 8.0 | 8 | 0.9 | 4 |  
                    | 8. | Economia | Federico II di NAPOLI | 7.8 | 3.5 | 1.5 | 16 |  
                    | 9. | Economia | Tor Vergata | 7.7 | 7 | 0.7 | 27 |  
                    | 10. | Scienze Politiche | BOLOGNA | 7.0 | 7 | 0.8 | 8 |  
                    | 11. | Economia | Ca Foscari di VENEZIA | 7.0 | 6 | 1.0 | 13 |  
                    | 12. | Economia | BRESCIA | 6.9 | 6 | 0.6 | 9 |  
  | 13. | Economia | Luiss – ROMA | 6.7 | 6 | 1.0 | 12 |  
                    | 14. | Economia | Carlo BO | 6.6 | 6 | 1.0 | 5 |  
                    | 15. | Scienze Politiche | MILANO | 6.5 | 4.5 | 0.9 | 14 |  
                    | 16. | Scienze Statistiche | BOLOGNA | 6.3 | 6 | 0.7 | 7 |  
                    | 17. | Scienze Politiche | PISA | 5.8 | 5 | 0.7 | 5 |  
                    | 18. | Economia | TORINO | 5.8 | 4.5 | 0.9 | 14 |  
                    | 19. | Economia III | Cattolica del Sacro Cuore | 5.8 | 2 | 1.4 | 4 |  
                    | 20. | Economia | TRENTO | 5.5 | 5 | 0.8 | 15 |  
                    | 21. | Economia | FERRARA | 5.5 | 5 | 0.6 | 4 |  
                    | 22. | Economia | FIRENZE | 5.3 | 3 | 1.2 | 13 |  
                    | 23. | Scienze Politiche | FIRENZE | 5.3 | 1 | 1.8 | 4 |  
  | 24. | Economia | PAVIA | 5.1 | 4.5 | 0.7 | 10 |  
                    | 25. | Ingegneria dei Sistemi | Politecnico di MILANO | 5.0 | 5.5 | 0.3 | 4 |  
                    | 26. | Scienze Politiche | PIEMONTE ORIENTALE | 4.8 | 5 | 0.1 | 5 |  
                    | 27. | Economia | ROMA TRE | 4.8 | 2.5 | 1.2 | 12 |  
                    | 28. | Economia | MODENA e REGGIO | 4.6 | 4 | 0.7 | 9 |  
                    | 29. | Scienze Statistiche | La Sapienza | 4.5 | 3 | 0.8 | 13 |  
                    | 30. | Economia | INSUBRIA | 4.5 | 5 | 0.8 | 4 |  
                    | 31. | Giurisprudenza | ROMA TRE | 4.5 | 2 | 1.1 | 4 |  
                    | 32. | Economia | UDINE | 4.5 | 4.5 | 0.7 | 4 |  
                    | 33. | Economia | BOLOGNA (sede di Rimini) | 4.4 | 4 | 0.5 | 5 |  
                    | 34. | Economia | BARI | 4.4 | 2.5 | 1.2 | 8 |  
                    | 35. | Economia | BERGAMO | 4.3 | 3.5 | 1.0 | 6 |  
                    | 36. | Economia | Parthenope di NAPOLI | 4.2 | 4 | 0.3 | 5 |  
                    | 37. | Economia | CASSINO | 4.2 | 3 | 0.7 | 5 |  
                    | 38. | Economia | Politecnica delle MARCHE | 4.0 | 2 | 0.8 | 13 |  
                    | 39. | Economia | PISA | 4.0 | 3 | 1.0 | 9 |  
                    | 40. | Giurisprudenza | TORINO | 4.0 | 4 | 0.9 | 4 |  
                    | 41. | Economia | Cattolica del Sacro Cuore | 3.9 | 2.5 | 1.1 | 18 |  
                    | 42. | Economia | MILANO-BICOCCA | 3.8 | 3 | 0.7 | 5 |  
                    | 43. | Giurisprudenza | Federico II di NAPOLI | 3.8 | 2.5 | 1.2 | 4 |  
                    | 44. | Economia | della CALABRIA | 3.8 | 4 | 0.8 | 4 |  
                    | 45. | Economia | VERONA | 3.7 | 4 | 0.6 | 7 |  
                    | 46. | Economia | PALERMO | 3.4 | 2 | 1.4 | 7 |  
                    | 47. | Economia | PARMA | 3.2 | 2 | 1.2 | 13 |  
                    | 48. | Economia | MACERATA | 3.0 | 3 | 0.9 | 4 |  
                    | 49. | Economia | CATANIA | 3.0 | 2 | 1.5 | 8 |  
                    | 50. | Scienze Politiche | Cattolica del Sacro Cuore | 2.7 | 2 | 0.9 | 7 |  
                    | 51. | Giurisprudenza | La Sapienza | 2.7 | 1 | 0.9 | 7 |  
                    | 52. | Economia | La Sapienza | 2.6 | 3 | 1.1 | 27 |  
                    | 53. | Economia | GENOVA | 2.4 | 2 | 0.5 | 5 |  
                    | 54. | Scienze Politiche | La Sapienza | 1.8 | 1.5 | 0.7 | 8 |  
                    | 55. | Scienze Politiche | PADOVA | 1.8 | 2 | 0.3 | 4 |  
                    | 56. | Economia | TRIESTE | 1.4 | 0 | 1.6 | 5 |  
                    | 57. | Economia | SALERNO | 1.4 | 0 | 1.4 | 5 |  
                    | 58. | Scienze Politiche | BARI | 1 | .5 | 1.4 | 4 |  
 
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