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Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Il portale ufficiale del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare


Accordo Ministero dell'Ambiente -  Fiat

 
ACCORDO DI PROGRAMMA tra: Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Fiat S.p.A. in nome proprio e per conto e nell'interesse delle proprie controllate e Unione Petrolifera in nome proprio e per conto e nell'interesse dei propri associati.
PREMESSO CHE:
In data 31 Luglio 1996 presso il Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica è stato sottoscritto da:
  • La Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • Il Ministero del Bilancio e della programmazione Economica;
  • Il Ministero dell'Industria, Commercio ed Artigianato;
  • Il Ministero dell'Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica;
  • Il Ministero dell'Ambiente;
  • Il Ministero dei Trasporti;
  • Il Ministero del Lavoro
e Fiat S.p.A. un accordo di programma fra le cui finalità vi era quella di realizzare migliori condizioni ambientali nelle città attraverso attività di ricerca, sperimentazione, produzione e diffusione di veicoli a minimo impatto ambientale e a seguito del quale il Gruppo Fiat ha investito nello sviluppo ed industrializzazione di veicoli a metano innovativi dotati di propulsori a controllo totalmente elettronico e di catalizzatori specifici che consentono di sfruttare appieno le potenzialità ecologiche del metano pur garantendo livelli di prestazioni, guidabilità ed autonomia del tutto analoghi ai moderni propulsori benzina e diesel;
 
  • nell'aprile del 1997 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione ENI-FIAT per, in particolare, il potenziamento della rete di stazioni di rifornimento del metano;
  • nel triennio 1998-2000 si sono ottenuti alcuni, preliminari, risultati che hanno reso esplicita l'elevata potenzialità di questo tipo di trazione;
  • il Gruppo Fiat ha introdotto sul mercato una serie di veicoli a metano di nuova generazione (Marea nel 1997, Multipla nel 1998, Daily nel 1998, Ducato nel 1999, Autobus City Class nel 1998 e carri Eurotech per raccolta rifiuti nel 1998) che gli hanno consentito di vagliare le reazioni del mercato, consolidare le tecnologie di prodotto e di processo ed acquisire una riconosciuta ed indiscussa leadership internazionale nel settore;
  • l'ENI ha stimolato l'espansione della rete distributiva, con conseguente incremento del numero delle stazioni a 350 a fine 2000;
  • l'Unione Petrolifera ha manifestato interesse a promuovere le azioni per il miglioramento della qualità dell'aria nelle città, anche mediante l'espansione della rete distributiva del metano per autotrazione;
  • che valutazioni aggiornate sullo stato della qualità dell'aria segnalano il peggioramento delle concentrazioni di PM10 nelle principali aree urbane;
  • E' in corso l'iter procedurale per il recepimento delle Direttive comunitarie 99/30 e 2000/69, relative alla definizione dei nuovi limiti di qualità dell'aria, che consentirà alle Regioni, in base alle competenze attribuite dal D. Lgs. 351/99, di predisporre, sulla base della valutazione della qualità dell'aria ed in raccordo con gli enti locali, i programmi di intervento per il miglioramento progressivo della stessa nelle aree urbane;
  • i veicoli a metano sono oggi riconosciuti come una soluzione tecnologicamente, industrialmente ed economicamente proponibile per migliorare la qualità dell'aria delle aree urbane e contribuire alla riduzione delle emissioni globali di CO2 nel breve-medio termine (2002-2005) ed alla riduzione delle emissioni di benzene e di PM 10.
Sulla base dei risultati dei citati accordi è stato individuato e definito un piano per dare un rapido e deciso impulso al mercato ed alla tecnologia nazionale del metano per autotrazione in Italia, per la cui realizzazione si stipula il seguente ACCORDO DI PROGRAMMA:

Art. 1 PREMESSA ED ALLEGATI

La premessa e gli allegati formano parte integrante del presente Accordo di Programma (di seguito più brevemente indicato come Accordo).

Art. 2 FINALITA' DELL'ACCORDO

 
  • avviare in tempi rapidi un Programma Nazionale che, coerentemente con quanto già previsto nel Piano Generale dei Trasporti, dia un forte impulso ad un maggiore impiego del metano per autotrazione nelle grandi aree urbane e metropolitane, nonché nelle ulteriori aree individuate dalle Regioni che presentano livelli di concentrazione del PM10 superiori a quelli previsti dalla normativa vigente, al fine di ridurne il livello;
  • orientare le iniziative di ricerca nazionale per tecnologie di nuova e più evoluta generazione, con obiettivi prioritari di miglioramento delle autonomie di percorrenza in solo metano degli autoveicoli, delle performances ecologiche degli stessi e dell'efficienza dei sistemi di rifornimento.
Il programma di sviluppo accelerato del metano per autotrazione punta al concreto raggiungimento nel breve periodo di risultati infrastrutturali, normativi, economici e di utilizzo tali da creare le condizioni industriali di base per alimentare il "ciclo virtuoso" della successiva autonoma espansione nel Paese. E' in questo quadro di fondamentale importanza concentrare e qualificare le risorse e gli sforzi sulle utenze urbane e sulle leve funzionali a questo indispensabile obiettivo.

Art. 3 OGGETTO DELL'ACCORDO

L'oggetto dell'Accordo è l'attuazione di un Piano d'Azione che preveda:
  • un programma pluriennale di crescita accelerata del metano per autotrazione nelle grandi aree urbane e metropolitane del paese, nonché nelle ulteriori aree individuate dalle Regioni (2002-2005);
  • un programma di sviluppo della tecnologia nazionale del metano per autotrazione (Ricerca e Innovazione);
in base al Piano d'azione:
  • il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, nell'ambito dell'attività di Governo, si impegna a favorire un quadro normativo e ad allocare le risorse finanziarie necessarie per stimolare coerenti politiche di attuazione da parte delle Regioni, anche con propri specifici accordi di programma e delle Amministrazioni locali, finalizzate ad incentivare l'acquisto dei veicoli a gas naturale e la diffusione dei distributori a metano in aree urbane, attraverso la reale semplificazione degli iter autorizzativi per l'erogazione di tale prodotto, favorendo anche la realizzazione di impianti multiprodotto ottimizzati. Nell'ambito del presente Piano, inoltre, verrà mantenuta la stabilità del quadro fiscale e saranno supportate le iniziative di ricerca e di innovazione tecnologica relative al metano per autotrazione;
  • l'Unione Petrolifera si impegna a promuovere presso le proprie aziende associate i contenuti dell'Accordo di Programma per la realizzazione nel breve e medio periodo di un piano rete localizzato nelle principali aree urbane e relativi hinterland, quantitativamente coerente con gli obiettivi del presente Accordo;
  • Fiat si impegna a svolgere un ruolo trainante per l'aumento dell'offerta sul mercato di veicoli a metano, qualitativamente coerenti con i suoi obiettivi strategici e con gli obiettivi del Piano d'Azione nonché ad attuare progetti di ricerca e sviluppo di propulsori a metano di nuova generazione.

Art. 4 ATTIVITA' E IMPEGNI DELLE PARTI

Considerato che delle 23 città italiane indicate nel Decreto del Ministro dell'Ambiente 25.11.1994 sui limiti di concentrazione e livelli di attenzione ed allarme nelle aree urbane ben 21 presentano potenziali caratteristiche infrastrutturali e di approvvigionamento tali da consentire uno sviluppo accelerato nel breve termine del metano per autotrazione, mentre solo due presentano criticità infrastrutturali per lo sviluppo della rete di distribuzione,mentre le citate 21 città con popolazione superiore ai 150.000 abitanti rappresentano circa il:
  • 18,8% della popolazione residente nel Paese;
  • 20,5% del parco autovetture italiano;
  • 20% del parco veicoli commerciali leggeri;
  • 60% delle licenze taxi.
La rilevanza primaria di queste città è determinata anche dal fatto che fra esse figurano le aree metropolitane dove maggiori sono i problemi per la qualità dell'aria (Roma, Milano, Napoli e Torino).
Inoltre, in base al dettato del D. Lgs 351/99 le Regioni hanno individuato le zone all'interno delle quali dovranno trovare attuazione gli interventi per la riduzione delle emissioni in atmosfera da traffico, definiti dai piani regionali per la qualità dell'aria.
Il Piano d'azione, di cui al presente Accordo, finanzierà prioritariamente i progetti di intervento elaborati dalle 21 città di cui sopra e dai comuni del loro hinterland, individuati nell'ambito dei piani regionali per la qualità dell'aria, presentati dalle Regioni, mentre, nel corso del 2002 saranno individuate, dalle Regioni le ulteriori zone in cui attivare gli interventi previsti dal Piano d'azione di cui al presente accordo.
I soggetti destinatari degli incentivi previsti dal Piano d'azione sono:
  • aziende che gestiscono flotte di autoveicoli in servizio pubblico e privato;
  • aziende che gestiscono, a qualunque titolo, servizi di TPL, anche integrativi e complementari;
  • aziende che gestiscono, a qualunque titolo, servizi di pubblica utilità;
  • aziende o singoli imprenditori che gestiscono servizi di trasporto pubblico di piazza (Taxi), servizi di noleggio con conducente, altri servizi di noleggio;
  • aziende ed imprenditori privati del settore della distribuzione urbana delle merci, cioè i rappresentanti dei settori del Commercio, dell'Artigianato e dell'Industria, nonché le aziende di logistica;
  • aziende ed imprenditori privati che intendono realizzare impianti di distribuzione del metano per autotrazione;
  • utenze private di mobilità individuale.
Parte delle risorse verranno reperite sulla base di provvedimenti, in parte già operanti, dei Ministeri Infrastrutture ed Attività Produttive, mentre altre risorse potranno essere rese disponibili dalle Regioni e dagli Enti Locali.

L'UNIONE PETROLIFERA

L'Unione Petrolifera si impegna a:
  • promuovere presso le aziende associate lo sviluppo di una rete ottimizzata di distribuzione del metano aperta alle utenze private e professionali, a servizio delle 21 città (allegato 1) e dei comuni delle zone individuate dalle Regioni;
  • supportare, sotto il profilo della disciplina normativa ed amministrativa, le aziende associate nella realizzazione dei necessari investimenti, nonché svolgere un'azione di informazione puntuale dell'utenza pubblica e privata sulla presenza di impianti di metano sul territorio.

La FIAT S.p.A.

La FIAT S.p.A si impegna a:
introdurre sul mercato nel brevissimo periodo (2002-2004) una nuova serie di veicoli a metano, ovvero bifuel metano e benzina di nuova generazione, coerente con gli obiettivi di utenza prioritaria indicata dal Piano e con l'ampliamento della diffusione per la mobilità privata:
  • traffico merci urbano: offerta di veicoli commerciali leggeri bifuel, metano e benzina (Ducato-Doblò) e metano dedicato (Daily);
  • trasporto collettivo: completamento gamma trasporto passeggeri (Europolis - CityClass articolato da 18 metri) e introduzione veicoli minibus (Ducato, Doblò e Daily trasporto persone);
ampliare la gamma autovetture bifuel, affiancando alla Multipla una vettura di classe inferiore quale la Fiat Punto, a vocazione cittadina e di seconda vettura anche molto richiesta dalle società di servizio, e una vettura di classe superiore (segmento D) valida come alternativa per i taxi e per gli agenti di rappresentanza e commercio;
fornire ai gestori delle flotte, oltre ai veicoli, anche i sistemi telematici per la gestione ottimale delle attività di trasporto sia dal punto di vista economico che ecologico (ottimizzazione del servizio, telediagnosi etc..) e opportuni strumenti finanziari di semplificazione delle modalità di acquisizione degli autoveicoli.
 

Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio

Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio si impegna a:
  • individuare ed introdurre nuove misure di incentivazione all'acquisto di veicoli a metano da parte dei citati soggetti destinatari degli incentivi, di cui all'art. 4, contribuendo alla allocazione delle relative risorse finanziarie, per la parte di propria competenza e semplificando le modalità amministrative di erogazione (allegati 2, 2A, 2B, 2C, 2D);
  • mantenere le misure di sostegno oggi previste dal Decreto n° 83 del 22/12/2000 "Finanziamenti ai comuni per l'utilizzo del metano e del GPL per autotrazione" per la realizzazione di impianti di distribuzione metano, assegnando le risorse prioritariamente nelle aree urbane individuate dal Piano nazionale, e ad estendere le misure di sostegno anche ai citati soggetti destinatari degli incentivi, utilizzando le nuove risorse di cui al comma precedente (allegato 3, 3A);
  • favorire durante tutto lo svolgimento del programma di cui al presente Accordo, la crescita delle attuali incentivazioni previste dal D.M. Industria n° 256 del 17/07/98, a favore dell'utenza privata, rifinanziando il provvedimento oggi operativo, allo scopo di evitare la discontinuità di erogazione attuale che comporta incertezze e difficoltà alla formazione della domanda;
  • estendere le misure di finanziamento per il rinnovo del parco autobus, estendendolo anche ai mezzi per la raccolta rifiuti e per i relativi impianti di rifornimento, mantenendo nel tempo gli incentivi. Per quanto riguarda il trasporto collettivo, si conferma l'impegno a supportare le linee guida e la normativa esistente per il rinnovo del parco degli autobus con più di 15 anni di età ed in tale ambito si incentivano le trazioni alternative (legge n. 194/98 e successive modifiche);
  • mantenere il sostegno alla crescita del mercato del metano in coerenza con gli obiettivi del Piano anche attraverso la stabilità del quadro fiscale di riferimento;
  • sostenere l'esclusione dei volumi di gas naturale afferenti al mercato autotrazione da quelli conteggiati ai fini dei limiti massimi di immissione in rete e di vendita ai clienti finali (di cui all'art. 19 del DLGS 164-2000);
  • favorire la tempestiva adozione delle nuove disposizioni di sicurezza relative all'installazione di impianti di distribuzione di metano per autotrazione (revisione D.M. 8.6.1993) nonché per semplificare e snellire l'iter autorizzativo per l'installazione di attrezzature eroganti metano sia ad uso pubblico che ad uso privato, nonché per la realizzazione dei necessari lavori per l'allacciamento ai metanodotti principali (allegato 4);
  • orientare, attraverso interventi normativi dei ministeri interessati, le azioni delle Pubbliche Amministrazioni locali a favore della diffusione del mercato del metano;
  • favorire il reperimento delle risorse pubbliche, anche nella fase di approvazione delle leggi finanziarie per il 2003, 2004 e 2005, necessarie per il completamento delle azioni previste dall'Accordo di Programma, tenuto conto del fatto che quelle necessarie per l'attuazione dello stesso per l'anno 2002 sono già state allocate.
Roma, 22/11/2001
Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio: On.le Altero Matteoli
FIAT S.p.A.: Ing. Paolo Cantarella
Unione Petrolifera: Dr. Pasquale De Vita
 

 




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